Digavox

Nel 2017 organizzai per la Commissione Periferie della Camera dei Deputati una visita di alcune zone di Genova. La Diga mi rimase nel cuore e decisi che quella storia andava raccontata. Così è nato DigaVox e oggi a distanza di due anni sono iniziati i lavori per riqualificare il quartiere e possiamo dire che il docufilm è stato il motore del cambiamento.
Oltre alle interviste, ne ho seguito la comunicazione e la promozione. La Regia è di Ugo Roffi.

DigaVox è nato nell’inverno del 2017 dall’urgenza di dare voce a chi è costretto ai margini della società perché cresciuto dalla parte sbagliata della strada. Non c’era copione ma un’idea, l’emergenza abitativa come punto di non ritorno di una società che ha perso la bussola. Protagonista non poteva che essere quella “società dello scarto” che vive nelle periferie di cui la Diga è il paradigma perfetto: un quartiere diventato “discarica sociale”. Le loro testimonianze così dolorose, potenti e vere dovevano essere ascoltate.

Così abbiamo organizzato le prime presentazioni. Alla Casetta ambientale luogo simbolico, nel cuore del Quartiere Diamante, dove tutti sconsigliavano di andare: “stanno sempre chiusi in casa”. Invece sala piena. E poi gli applausi, la commozione… ma anche l’amarezza degli abitanti nel non vendere il sindaco Bucci (che era stato invitato). Il “Caffè col sindaco”, ovvero, 10 video-appelli lanciati dalla pagina Facebook del docu-film dove gli abitanti della Diga invitano Bucci ad andare a trovarli, è la risposta. Ne bastano due, al terzo appello il sindaco fa sapere che verrà. Si presenterà una sera di luglio, in gran spolvero, con gli assessori alla legalità e alla casa, promettendo massima attenzione per il quartiere e promettendo che sarebbe tornato in autunno. I media tornano a parlare di periferie. Le presentazioni continuano al circolo Enal Cap di San Benigno e al Teatro Altrove in centro storico. A seguire chiama il M5S che vuole proiettare il documentario in regione. Accettiamo ma chiediamo che il focus sia sulle politiche abitative. All’incontro sono attesi l’amministratore delegato di Arte e gli assessori alla casa di comune e regione, ma succede che due ore prima della presentazione Toti e Bucci confermino la loro presenza al Quartiere Diamante dove, nello stupore generale, annunciano 4 milioni e 600mila euro per il quartiere.

Oggi a distanza di due anni sono iniziati i lavori di demolizione e di riqualificazione del quartiere. L’approccio però sembra quello di sempre: risolvere la questione come se l’emergenza fosse solo urbanistica e non sociale. Come se non fosse invece necessario portare servizi, verde e socialità nei nostri quartieri.
Resta la soddisfazione di avere riportato le periferie al centro del dibattito politico, ma soprattutto sentire Francesco Corso, uno dei protagonisti dire: “DigaVox ci ha restituito la nostra dignità. Per la prima volta siamo noi a prendere la parola e raccontare la nostra storia. Questo documentario dovrebbero vederlo tutti”.

Regia di Ugo Roffi

Soggetto di Ugo Roffi, Ludovica Schiaroli, Fabio Palli, Simona Tarzia.

A seguire alcuni fra i tanti articoli che hanno contribuito ad aprire il dibattito sull’emergenza abitativa a Genova.

Il primo articolo che uscì su La Repubblica Genova il 7 maggio 2018
Su Il Secolo XIX il 9 maggio 2018, il giorno della prima presentazione a Begato
Sull’edizione ligure de Il Giornale il 9 maggio 2018
Su Il Secolo XIX il 12 giugno 2018 in occasione della seconda presentazione
Su La Citta edizione del luglio 2019